quarta parte
estratto dal
MANUALE
di
GEOGRAFIA STORIA E STATISTICA
DEL
LITORALE
ossia
DELLA CONTEA PRINCIPESCA DI GORIZIA E GRADISCA,
DELLA CITTA' IMMEDIATA DI TRIESTE E DEL MARGRAVIATO D'ISTRIA
COMPILATO
DA
B. Dott. BENUSSI
PROFESSORE AL GINNASIO COMUNALE SUPERIORE DI TRIESTE
Trieste, nell'agosto 1884
NAVIGAZIONE E COMMERCIO
Trieste è il primo porto commerciale della Monarchia, il più importante scalo dei suoi prodotti, il mediatore del suo commercio cogli stati mediterranei ed orientali.
1. lo svolgimento del suo commercio negli ultimi 27 anni (1857-83) non fu costantemente progressivo. Dal 1859 al 1863 rimase pressochè stazionario attorno ai 260 milioni di fiorini; poi aumentò gradatamente sino al 1871, anno in cui raggiunse i 464 milioni; discese quindi sino a 388 milioni nel 1874, per nuovamente salire in guisa che nel 1883 fu di 604 milioni, il commercio per la via di mare è rappresentato con 332 milioni, cioè nel 55%, quello per la via di terra con 272 milioni, cioè col 45%; l'importazione totale con 323 milioni, ossia col 54%, l'esportazione con 281 milioni, ossia col 46%.
2. nel porto di Trieste approdarono nell'anno 1883, 6.475 legni, con 1.208.85o tonnellate, ed uscirono 6.489 legni con 1.200.760 ton; laonde in movimento medio giornaliero fu di 36 legni con 6602 ton.
3. dei navigli approdati a Trieste nel detto anno 1883, riguardo al numero, 4.474, cioè il 69% furono a vela, e 2.001, cioè il 31% a vapore; riguardo invece alle tonnellate, la proporzione è inversa, essendochè soltanto 249.037, il 26% appartenevano ai navigli a vela, mentre ai navigli a vapore appartenevano 959.812, il 74%. Considerando il movimento marittimo negli ultimi 27 anni si nota una continua diminuzione nel commercio coi legni a vela, ed un costante aumento con quelli a vapore tanto rispetto al numero assoluto, che al relativo. Dal 1857 al 1883 i navigli a vela approdati diminuirono da 9745 a 4474, cioè del 54%, i vapori invece, da 988 aumentarono a 2001, cioè del 102%; le tonnellate dei legni a vela da 487.000 scemarono a 249.000 (del 49%), quelle dei vapori da 260.000 salirono a 959.812 (del 266%).
4. il porto di Trieste è frequentato dalle bandiere di tutti gli stati commerciali. In primo luogo vi è rappresentata la bandiera austro-ungarica, quindi l'italiana e l'inglese, ed in minori proporzioni quella degli altri stati. Nel movimento commerciale di Trieste, sia rispetto alle provenienze, sia alle spedizioni, oltre ai porti austriaci, occupano un posto distinto quelli della Turchia, dell'Italia, dell'Inghilterra, e quindi quelli dell'Egitto, della Francia, degli Stati Uniti, delle Indie e della Grecia.
5. il maggior commercio l'ha Trieste coi porti a mezzogiorno e ad oriente dell'Impero, cioè coi porti dell'Austria-Ungheria, dell'Italia, della Turchia, dell'Egitto, della Grecia e con quelli dell'Indo-China, i quali rappresentano l'81 % del movimento totale riguardo alle tonnellate, ed il 75% rispetto ai valori. Trieste riceve da queste contrade specialmente prodotti agricoli e materie gregge e vi esporta articoli d'industria. Il commercio cogli stati occidentali (Francia, Inghilterra, Stati Uniti) è di gran lunga inferiore, non formando esso che il 19% delle tonnellate ed il 25% del valore totale. Nel commercio coi porti austriaci, turchi, francesi e greci l'esportazione da Trieste supera l'importazione; l'opposto avviene con quelli dell'Italia, Inghilterra, Egitto, Indo-China e degli Stati Uniti nei quali tutti l'importazione a Trieste supera l'esportazione.
6. a Trieste s'importa per la via di mare in media per 157 milioni di fiorini all'anno, e specialmente i seguenti articoli: baccalà, caffè, canape e iute, carbon fossile, colofonio, colori e materie coloranti, cotone greggio, cereali e farine, frutta d'ogni specie, gomme olio d'oliva e olio minerale, pelli, riso, sale marino, tegole e mattoni, vallonea e cortecce da concia, zolfo.
7. da Trieste si esporta per la via di mare in media per 133 milioni di fiorini, e specialmente i seguenti articoli che qui giungono in massima parte per la via di terra: oggetti in acciaio, birra, carta e cartoni, casse da limoni, chincaglie, farine, frutti secchi, gomme legname greggio, manifatture in tessili e filati, merci in ferro, pietra greggia e lavorata, surrogati di caffè, terraglie, vetrami, zolfanelli, zucchero raffinato.
8. per la via di terra si esporta in media da Trieste oltre 3 milioni di quintali metrici di merci, del valore di 110 milioni di fiorini, e specialmente i seguenti articoli: caffè, canape e iute, colofonio, colori e materie coloranti, cotone greggio, frutta e uve, olio d'oliva e olio minerale, pelli, pesci, sale marino, vallonea e cortecce da concia, vino diversi, zolfo.
10. il movimento commerciale nei 32 porti dell'Istria durante il quinquiennio 1877-81 fu in media annualmente di 33.050 navigli operanti, della portata di 2.554.000 tonnellate; cioè 16.550 legni con 1.230.000 tonnellate in approdo, e 16.500 legni con 1.220.000 tonnellate in partenza. Inoltre v'approdarono 5.100 navigli di rilascio con 492.000 tonnellate. Fra i porti primeggiano quelli di Pola, Rovigno, Pirano, Parenzo, Lussinpiccolo e Capodistria i quali assieme hanno il 55% dei navigli ed il 66% delle tonnellate dell'intero movimento commerciale. L'importazione per la via di mare fu nel 1881 di 1.245.026 quintali metrici, l'esportazione di 3.086.803. S'importano nell'Istria specialmente: cereali, coloniali, vino, olio minerale, manifatture d'ogni genere e materiali da costruzione; s'esportano legna da fuoco, carbon fossile, pietra da costruzione, sale, calce e cemento, olio d'oliva, pesce salato.
11. nei quattro porti del Goriziano fu un movimento di 1.895 legni operanti con 20.150 tonnellate: cioè 938 legni con 14.393 tonnellate in approdo, e 947 legni con 14.750 tonnellate in partenza.
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